Le festività natalizie sono un momento dell’anno in cui la maggior parte delle persone si lasciano andare a bagordi e a piccoli “peccati” di gola e non solo. Dopo gli eccessi, oltre a qualche chilo di troppo, il risultato riguarda anche la pelle, che tra le notti passate in bianco per festeggiare e le abbuffate tipiche del periodo, si ritrova in condizioni più delicate del solito, con un’evidente necessità di un “programma” mirato per rimetterla in forma. Una situazione critica, insomma, che dovrebbe essere evitata o perlomeno limitata da chi è affetto da dermatite seborroica.
Cosa occorre fare, allora, per correre ai ripari, prevenendo spiacevoli conseguenze post-festività? Ecco una serie di consigli.
Alimentazione
È cosa nota che la qualità della dieta quotidiana incide nel peggioramento o miglioramento della dermatite seborroica. Per questo motivo, anche durante il periodo natalizio, è preferibile non eccedere nel consumare cibi grassi, fritti, dolci e bevande alcoliche. La fortuna di chi segue un’alimentazione di tipo mediterraneo è di avere una possibilità pressoché illimitata di combinazioni culinarie. Si può perciò optare per ricette a base di pesce, frutta, verdura e condimenti di qualità, come l’olio extra vergine di oliva, che siano salutari ma al tempo stesso altrettanto gustose.
Pulizia del viso
Anche in questi mesi freddi la cute va lavata con cura al mattino e sera, utilizzando esclusivamente detergenti non aggressivi, che cioè non danneggino il mantello idrolipidico, naturale protezione della pelle. I prodotti vanno scelti in base alle indicazioni del proprio dermatologo di fiducia e devono essere possibilmente ricchi di sostanze lenitive e idratanti. Bisogna fare attenzione anche alla tipologia di acqua usata per lavare la pelle: se è troppo ricca di sali minerali e quindi “dura”, è preferibile optare per un’acqua termale o un’acqua micellare, poiché in grado di detergere la cute in profondità, senza seccarla né intaccare la barriera idrolipidica.
Viaggi in aereo
Per molte persone, Natale è anche sinonimo di vacanze oltre oceano. I tragitti di lunga percorrenza con l’aereo, costringono a permanere per molte ore in un ambiente con aria pressurizzata, che può indebolire la pelle, rendendola più secca, più sensibile, e più soggetta a screpolarsi, arrossarsi e irritarsi. Durante i voli da un continente all’altro, la cute tende anche a trattenere i liquidi, come conseguenza della scarsa circolazione che si verifica ad alta quota. Per evitare di compromettere ulteriormente le condizioni della pelle affetta da dermatite seborroica, è sufficiente seguire alcuni semplici accorgimenti, utili in generale per chiunque si appresti a effettuare lunghi tragitti in aereo. Come primo stratagemma, è bene alzarsi di tanto in tanto dal proprio posto, muovendo alcuni passi lungo il corridoio dell’aereo. Prima e durante il viaggio, risulta utile applicare creme idratanti, consigliate dal proprio dermatologo, per aiutare la superficie cutanea a restare più integra, favorendo al tempo stesso l’idratazione profonda. È di grande giovamento, infine, nebulizzare sul viso dell’acqua termale.
In montagna o al mare
Il sole, soprattutto se unito alle proprietà benefiche offerte dal mare, può essere un toccasana per la pelle con dermatite seborroica, favorendo la regressione del disturbo. È, però, di estrema importanza esporsi con intelligenza e con le dovute accortezze. Va tenuta sempre presente l’importanza di applicare più volte al giorno creme ad elevata protezione, da scegliere seguendo scrupolosamente i consigli del dermatologo. Durante l’applicazione, va posta particolare attenzione nelle zone più delicate della cute e che sono maggiormente esposte a scottature, tra le quali fronte, mento, naso, lobi delle orecchie, spalle e addome. Molta importanza, sia in alta montagna sia in spiaggia, va inoltre data all’idratazione, che deve essere favorita non solo attraverso l’uso di prodotti specifici ma anche dall’interno, bevendo spesso.
Con un’adeguata attenzione e con piccole strategie, quindi, anche il Natale potrà essere a prova di dermatite seborroica.