Come ogni anno, puntualmente, nei mesi invernali si ripresenta il problema “polveri sottili” con tutte le conseguenze che ne derivano per la salute, inclusa quella della pelle.
Da alcuni anni, non a caso, è stato coniato il termine “faccia da smog”, proprio per sottolineare gli effetti negativi che queste microparticelle hanno sulla cute degli abitanti di centri urbani in cui l’inquinamento fa da padrone.
Tra le varie azioni, le polveri sottili provocano infatti un’alterazione del film idrolipidico, la barriera naturale di acqua e sebo che difende la pelle. Ne scaturiscono non solo una perdita di luminosità della cute, ma anche squilibri interni che conducono a un aumento della produzione di sebo. Questo processo, a sua volta, favorisce la comparsa delle desquamazioni e delle irritazioni caratteristiche della dermatite seborroica.
Come si può agire in difesa della pelle?
Un importante accorgimento consiste nel mantenere uno stile di vita sano, partendo innanzitutto da un’alimentazione che favorisca l’idratazione e che includa perciò cibi come frutta e verdure fresche. Per non peggiorare la situazione, risulta inoltre utile evitare o limitare il vizio del fumo.
Per intervenire direttamente sugli inestetismi della dermatite seborroica, si possono invece usare prodotti cosmetici a base di Alukina®, costituiti da un mix di tre sostanze naturali (l’allume di rocca, ad azione astringente, l’acido glicirretico, con effetto antiarrossamento, e il retinolo, che favorisce il rinnovamento cellulare),
L’uso dell’Alukina può essere anche efficamente associato all’assunzione di compresse di biotina, vitamina che, tra le varie proprietà, assicura un’azione seboregolatrice, di grande aiuto nella lotta alla dermatite seborroica. Le compresse di biotina vanno però usate esclusivamente sotto indicazione del dermatologo, che in base alle condizioni del paziente, stabilirà il dosaggio esatto e i tempi di somministrazione.