È certamente uno tra i problemi più diffusi che possono interessare il cuoio capelluto. Colpisce indistintamente sia la popolazione maschile quanto quella femminile e, una volta che se ne è soggetti, risulta abbastanza complicato riuscire a liberarsene. Stiamo parlando della forfora. Oltre a essere spiacevole dal punto di vista estetico, questo disturbo può essere associato a una irritazione importante e a un intenso prurito. Se si cede all’istinto di grattarsi sotto l’impulso di tali sintomi, si finisce inoltre per amplificare il distacco delle tipiche squame che caratterizzano la forfora, contribuendo ad aggravare il quadro.
Esistono due tipi di forfora:
- la forfora grassa;
- la forfora secca.
In questo articolo, ci concentreremo sulla forfora secca, focalizzando in particolar modo l’attenzione sulle sue cause scatenanti.
Che cos’è la forfora secca
La forfora secca è una tipologia di forfora caratterizzata dalla presenza di piccole squame secche, di dimensione non superiore ai 2 millimetri e di colore bianco o grigiastro. Il cuoio capelluto che ne è affetto risulta generalmente disidratato.
La forfora secca tende a staccarsi con una certa facilità dal cuoio capelluto, determinando una sorta di effetto “neve” sulle spalle, che può provocare molto disagio in chi ne soffre, soprattutto durante le attività sociali.
In taluni casi, il disturbo è anche accompagnato da prurito e arrossamenti.
Cause della forfora secca
Sebbene le cause esatte che conducono all’insorgenza di forfora secca non siano ancora completamente note, si ritiene che il principale responsabile debba essere ricercato
nell’aumento della velocità del ricambio cellulare. Tale aumento può essere a sua volta scatenato o acutizzato dalla crescita incontrollata di Malassezia furfur, un lievito normalmente presente nella flora cutanea di oltre il 90% delle persone, ma che in determinate circostanze può comportarsi da patogeno opportunista.
La Malassezia furfur si nutre infatti delle sostanze contenute all’interno delle secrezioni sebacee. Nei casi in cui il contesto lo permette, il lievito inizia a replicarsi in maniera incontrollata, dando luogo a fenomeni di desquamazione con accelerazione del ricambio cellulare.
Forfora secca: fattori scatenanti
Esistono inoltre una serie di fattori che possono contribuire alla formazione di forfora secca. Tra questi, ricordiamo:
- Un uso abituale di prodotti troppo aggressivi per la cura quotidiana dei capelli, come ad esempio lacche, gel o shampoo eccessivamente schiumogeni. I prodotti aggressivi disidratano il cuoio capelluto, infiammandolo e aprendo la strada al rapido ed accentuato ricambio cellulare. Per ovviare al problema, è opportuno utilizzare prodotti delicati e possibilmente studiati per le chiome soggette all’insorgenza di forfora, a partire dagli shampoo;
- La presenza di pelle secca, una condizione che può favorire la formazione di questo tipo di forfora. Una cute secca e disidratata si desquama infatti più facilmente;
- Situazioni di forte stress;
- L’abbassamento delle difese immunitarie, contesto che può favorire la replicazione non solo della Malassezia furfur ma anche di altri microrganismi.
Diversi esperti evidenziano infine una possibile associazione tra la presenza di forfora secca e una cattiva alimentazione. A prescindere dalla innegabile importanza di seguire una dieta sana ed equilibrata, si tratta tuttavia di un dibattito ancora aperto.