Il legame tra psiche e comparsa di malattie cutanee è molto più stretto di quel che si possa pensare. I processi della nostra mente, infatti, condizionano enormemente le strutture neuroemotive, che regolano varie funzioni organiche, incluso il sistema immunitario.
Disturbi come prurito, dermatiti, eritemi, quindi, in molti casi si configurano come dei segnali che la pelle ci invia, per indicarci i nostri disagi interiori. È proprio come se la cute ci parlasse, mettendo a nudo il nostro “io” e le nostre emozioni più profonde.
I DISTURBI DELLA PELLE DI ORIGINE PSICOSOMATICA
Ma quali sono i disturbi più diffusi che possono avere tra i propri fattori scatenanti anche un’origine psicosomatica?
Va ricordato innanzitutto il prurito diffuso. Spesso chi ne è soggetto è una persona ansiosa o che ha forti difficoltà a rapportarsi con gli altri.
La dermatite seborroica può essere notevolmente influenzata da situazioni di stress intenso e prolungato. Lo stress influisce in maniera negativa sul sistema immunitario, provocando un abbassamento delle difese e rendendo così la pelle più soggetta all’azione della malassezia, il fungo che concorre alla manifestazione della patologia.
Anche l’insorgenza del fastidioso herpes labiale coincide spesso con condizioni di forti stress, che possono coinvolgere non solo il corpo ma anche la mente.
Si possono, inoltre, riscontrare fenomeni di orticaria psicosomatica. Quando sono scartate eventuali cause di natura allergica, l’orticaria e il suo andamento imprevedibile possono essere espressione di una reazione istintiva d’intolleranza nei confronti di situazioni che irritano o feriscono profondamente sul fronte emotivo.
In alcuni pazienti, la vitiligine può essere aggravata da condizioni d’intenso stress psichico.
Tra le problematiche cutanee che possono avere una natura psicosomatica non va dimenticata, infine, l’acne tardiva, malattia che colpisce prevalentemente le donne, manifestandosi in zone come viso, décolleté e schiena, con comedoni e brufoli tendenti a infiammarsi.
Le problematiche cutanee vanno perciò affrontate sotto numerosi punti di vista, ricordando anche il ruolo spesso incisivo della componente psicosomatica.