Gli effetti del fumo sulla pelle

Quella tra fumo e pelle è una convivenza difficile. Quando si parla dei nemici della salute cutanea, il fumo di sigaretta occupa uno dei posti principali. Sono svariate infatti le conseguenze che l’abitudine di fumare comporta alla nostra pelle, sotto il profilo estetico e non solo. Alcuni anni fa è stata persino coniata una espressione specifica per il fenomeno, ovvero smoker’s face, formula che tradotta alla lettera significa “faccia da fumatore”. Ma entrando nello specifico quali sono gli effetti del fumo sulla pelle? Scopriamoli.

Quali danni produce il fumo sulla pelle

Il ventaglio degli effetti del fumo sulla pelle è piuttosto ampio. Tra i principali danni riscontrabili, ricordiamo che il fumo:

  • provoca una restrizione dei piccoli vasi sanguigni, con conseguente riduzione della concentrazione di ossigeno nel sangue. A causa del diminuito apporto di ossigeno, la pelle appare quindi più opaca e assume un caratteristico colorito grigiastro;
  • abbassa l’efficacia delle barriere protettive della pelle;
  • impatta in maniera negativa su collagene ed elastina, le sostanze responsabili del naturale turgore della nostra cute, che vengono così prodotte in quantitativi ridotti;
  • provoca l’insorgenza di radicali liberi, causando stress ossidativo, fenomeno che accelera l’invecchiamento della pelle.

 

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Cosa provoca il fumo sulla pelle con dermatite seborroica

Anche la convivenza tra fumo e dermatite seborroica appare piuttosto complicata. Depositandosi sulla cute, il fumo la predispone a essere più sensibile agli agenti esterni e maggiormente soggetta a irritazioni e ad allergie. Se ne deduce come, per un quadro delicato come quello di una pelle affetta da dermatite seborroica, il fumo rappresenti un nemico da evitare. Ma si va oltre. Il fumo rientra a pieno titolo tra i fattori che incidono in maniera più impattante sull’aggravarsi della sintomatologia di questa dermatite.

Trattandosi di una malattia a carattere cronico-recidivante, la dermatite seborroica tende ad alternare parentesi di miglioramento, in cui sintomi scompaiono del tutto o quasi completamente, a periodi in cui le persone che ne soffrono assistono a un aggravarsi delle sue manifestazioni tipiche. Insieme ad altre accortezze adottabili nella vita di ogni giorno, smettere di fumare o perlomeno limitare il più possibile questa cattiva abitudine costituisce una delle misure più importanti da adottare per tenere a freno la ricomparsa della sintomatologia della dermatite seborroica.

Cosa accade alla pelle quando si smette di fumare

Eliminare l’abitudine del fumo dalla propria vita rappresenta sempre una buona iniziativa che apre la strada a diversi benefici per l’organismo nel suo complesso: dal miglioramento della respirazione fino alla riduzione del rischio correlato ad alcune gravi patologie. Cosa accade nel caso della pelle, invece?

Smettere di fumare offre diversi benefici anche alla nostra cute,, visibili già dalle prime settimane. Innanzitutto, la pelle torna gradualmente ad avere un aspetto più sano, risultando più elastica e più tonica. Eliminando questa cattiva abitudine, la cute diviene inoltre meno predisposta a problemi come allergie e irritazioni, con un netto vantaggio per il suo benessere generale. Abbandonare il vizio del fumo è perciò un vero toccasana. Con un po’ di buona volontà l’obiettivo può essere raggiunto. Vale davvero la pena provarci.

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[Photo di Ales Dusa, Unsplash]
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