Dermatite seborroica: gli uomini sono i più colpiti.

Arrossamento e desquamazione della pelle: sono questi i sintomi della dermatite seborroica, una malattia cutanea che interessa principalmente gli adulti tra i 30 e i 60 anni. Le zone più colpite del corpo sono quelle che presentano una più alta concentrazione di ghiandole sebacee: cuoio capelluto, viso, regione medio toracica. Le ghiandole sebacee infatti regolano la formazione di sebo, che se prodotto in modo eccessivo può irritare la pelle e provocare la dermatite.

Quanto è diffusa la dermatite seborroica?

Stando ai dati diffusi dall’Isplad, International Italian Society of Plastic-Aesthetic and Oncologic Dermatology, la dermatite seborroica colpisce il 3-5% della popolazione mondiale, in particolare gli uomini. Su dieci persone affette, infatti, 6 sono uomini e 4 donne. Numeri che però sarebbero in aumento per colpa di smog, stress e fattori genetici, cause dalle quali dipende l’insorgere della patologia.

Con ogni probabilità la maggiore diffusione tra la popolazione maschile si deve principalmente a una questione di diverso assetto ormonale.

Come intervenire sulla dermatite seborroica

Essere in grado di individuare la sintomatologia della dermatite seborroica è molto utile ai fini di trovare il giusto trattamento. Per intervenire sugli inestetismi di questa malattia cutanea si possono utilizzare creme specifiche. Nel caso in cui la dermatite seborroica colpisca il cuoio capelluto si possono inoltre associare lozioni e shampoo, appositamente studiati per agire sugli aspetti esteriori tipici del disturbo.

Sul fronte dei dermocosmetici, numerose persone interessate da dermatite seborroica riscontrano generalmente risultati positivi utilizzando prodotti a base di Alukina.

Alukina è un composto nato dall’associazione sinergica di:

  • Allume di potassio, un sale di origina vulcanica contraddistinto da proprietà astringenti e sebostatiche;
  • Acido glicirretico, ricavato dalla liquirizia, con un’azione lenitiva ed emolliente;
  • Vitamina A (Retinil palmitato), sostanza che svolge un significativo ruolo cosmetico, stimolando il rinnovamento delle cellule cutanee e favorendo l’idratazione della pelle, aspetto fondamentale per poter assicurare la sua elasticità.

A prescindere dai buoni risultati ottenuti, gli esperti, comunque, sconsigliano qualsiasi tipo di auto prescrizione.

Il ruolo del dermatologo

Per poter intervenire in maniera efficace sulla dermatite seborroica, come del resto accade con qualsiasi altra malattia cutanea, il ruolo del dermatologo è essenziale. Una pronta diagnosi, basata su un dialogo costruttivo con il paziente, è la strada migliore da intraprendere per poter agire sulla malattia, contrastandone i sintomi ed evitando possibili ricadute.

Ricordiamo infatti che la dermatite seborroica è una malattia a carattere cronico-recidivante. Dopo essersi manifestata, tende cioè ad alternare fasi di miglioramento, caratterizzate in una buona percentuale dei casi dalla scomparsa pressoché totale dei sintomi, a periodi in cui irritazione, desquamazione, prurito e arrossamento cutaneo compaiono nuovamente, spesso in maniera ancor più esacerbata.

Di solito le ricadute avvengono in concomitanza con il cambio di stagione, per l’esattezza con l’arrivo dei mesi freddi, o con il presentarsi di alcuni fattori scatenanti che spaziano dalle cattive abitudini di vita fino allo stress. L’unico modo per poter affrontare la dermatite seborroica con serenità consiste quindi nel riuscire a instaurare con essa una pacifica convivenza, basata in primo luogo su alcuni semplici accorgimenti che permettono di tenere la malattia costantemente sotto controllo.

Per conoscere le misure più importanti da mettere in atto, ti suggeriamo di leggere questo articolo: Prevenire le ricadute della dermatite seborroica, le regole d’oro.

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