Manca poco ormai all’appuntamento con l’estate e, chi più chi meno, stiamo tutti iniziando a pregustare l’avvicinarsi del momento in cui potremo andare in spiaggia per godere di una parentesi di relax sotto i raggi del sole. Gli esperti da anni si raccomandano e ci sensibilizzano a riguardo. Per poter fruire dei benefici del sole nel miglior modo possibile, siamo chiamati a seguire alcune accortezze, così da assicurarci una abbronzatura sana che non metta a repentaglio la salute della nostra pelle. Il concetto, validissimo per chiunque, lo diviene soprattutto per coloro che sono soggetti a problematiche cutanee di vario tipo, inclusa la dermatite seborroica.
Il rapporto tra dermatite seborroica e sole è, d’altronde, particolare. Come è noto i raggi solari possono apportare significativi benefici in chi soffre di questa malattia della pelle. Ma è essenziale saper prendere il sole con coscienza e con la massima attenzione. In questo articolo focalizzeremo l’attenzione su un interrogativo piuttosto diffuso tra chi è soggetto a dermatite seborroica, ovvero quale crema protettiva scegliere.
Dermatite seborroica e sole: un binomio possibile
Il sole rappresenta uno dei migliori rimedi naturali contro la dermatite seborroica perché i raggi stimolano le difese cutanee. Le lesioni provocate dalla malattia tendono così a essiccarsi prima, migliorando notevolmente e arrivando, in alcuni casi, persino al punto di scomparire del tutto.
Sì, quindi, all’esposizione solare, che però va fatta seguendo tutte le buone regole per proteggere la pelle, prima tra tutte l’uso di creme adeguate. Ma come vanno scelti i prodotti protettivi?
Creme solari per la dermatite seborroica
Le creme devono essere adatte al proprio fototipo, al quale è collegata la risposta della cute di una persona all’azione dei raggi solari. In Dermatologia esistono 6 fototipi, classificati in base alla carnagione, al colore dei capelli, alla presenza o meno di efelidi e alla capacità dell’individuo di abbronzarsi, a seconda della qualità e della quantità di melanina presente nella pelle.
Per la precisione, i diversi fototipi hanno queste caratteristiche:
- Fototipo 1. Pelle chiara, capelli rossi, efelidi in notevole quantità. Tende a scottarsi facilmente e non riesce ad abbronzarsi.
- Fototipo 2. Pelle chiara, capelli biondi, numerose efelidi. Tende a scottarsi e si abbronza poco.
- Fototipo 3. Ha caratteristiche intermedie tra il fototipo 1 e il 2 e presenta alcune efelidi. Si scotta poco e ottiene un’abbronzatura media.
- Fototipo 4. Pelle olivastra e senza efelidi. Si scotta di rado si abbronza sempre, raggiungendo un colorito scuro.
- Fototipo 5. Pelle scura, non presenta efelidi, non si scotta quasi mai e si abbronza sempre, ottenendo un colorito molto scuro.
- Fototipo 6. Pelle nera, senza efelidi. Non si scotta.
Recentemente le Linee Guida Europee sconsigliano di riferirsi a un valore preciso di Spf e parlano di protezione alta, media o bassa. Tuttavia, per i fototipi 1 e 2 occorre un fattore di protezione molto alto, indicato sull’etichetta con la dicitura Spf 50 (dove “Spf” sta per “Sun Protection Factor”). Per i fototipi intermedi 3 e 4 si può optare per una protezione intermedia (al massimo Spf 30). Per le pelli più scure e olivastre è sufficiente una protezione bassa, attorno a Spf 10.
A chi è affetto da dermatite seborroica, è comunque caldamente consigliabile rivolgersi al proprio dermatologo di fiducia, che saprà indicare la crema adeguata alla singola condizione personale.
Buone abitudini da seguire durante l’esposizione
Per poter ottenere solo il meglio del sole, chi soffre di dermatite seborroica deve seguire opportuni accorgimenti, così da garantire alla propria pelle un’esposizione priva di rischi.
Le buone abitudini da mettere in atto per proteggere la cute mentre ci si espone sono:
- prendere il sole con gradualità, iniziando con pochi minuti al giorno da aumentare in progressività;
- non restare mai per troppe ore sotto i raggi;
- evitare di esporsi nelle ore centrali della giornata, ovvero dalle 11 alle 16;
- rinfrescare costantemente la pelle per evitare che si surriscaldi troppo, scatenando fastidiosi eritemi;
- idratare la cute anche dall’interno bevendo almeno due litri d’acqua al giorno da affiancare preferibilmente a centrifugati di frutta e di verdura fresche.