La cura della dermatite seborroica può in alcuni soggetti risultare piuttosto complessa rispetto ad altre persone. Ciò si deve principalmente al quadro generale di salute in cui si trova il paziente e all’influenza di altri fattori che possono contribuire a esacerbare la sintomatologia caratteristica di questa dermatosi, tra le più diffuse nella popolazione. Si pensi ad esempio a fattori quali l’impatto dello smog o l’azione esercitata dallo stress o da una cattiva alimentazione. In più, occorre ricordare che dalla dermatite seborroica non si riesce a guarire in maniera definitiva, trattandosi di un disturbo a carattere cronico-recidivante, tendente cioè ad alternare parentesi di miglioramento a momenti in cui le lesioni raggiungono l’apice della loro manifestazione.
L’insieme di questi motivi rende la cura della dermatite seborroica un compito a cui prestare la massima attenzione giorno dopo giorno. In particolare, l’utilizzo di alcune sostanze che da principio possono sembrare risolutive, nel corso del tempo può evidenziare alcuni limiti. È il caso del cortisone. Vediamo perché.
Uso del cortisone nella cura della dermatite seborroica
L’utilizzo del cortisone risulta molto efficace per ridurre i sintomi e le lesioni della dermatite seborroica. Occorre però fare molta attenzione al possibile rovescio della medaglia.
Se prolungato eccessivamente nel tempo, l’uso del cortisone può infatti condurre a una assuefazione. Accade cioè che la dermatite seborroica diventi dipendente dalla sostanza e si sia, di conseguenza, obbligati a continuare a utilizzarla in maniera continuativa, in dosi crescenti. Il quadro che si viene a creare risulta quindi piuttosto complesso. Si stabilisce una sorta di circolo vizioso anche perché, a lungo andare, il cortisone può produrre danni alla pelle, in alcuni casi persino irreversibili. È ciò che in termini scientifici viene in genere definito come “effetto rebound”.
Un’altra conseguenza dell’effetto di dipendenza da cortisone si riscontra nel fatto che la dermatite seborroica diviene più difficile da trattare con sostanze naturali, come lo zolfo.
In molte circostanze, l’utilizzo di prodotti a base di un complesso come l’Alukina può invece fungere da valido coadiuvante dermocosmetico nella attenuazione degli inestetismi e delle lesioni della dermatite seborroica poiché, anche quando il suo uso viene prolungato nel tempo, non provoca alcun genere di assuefazione.
Come ulteriore beneficio, i prodotti a base di Alukina offrono solitamente dei buoni risultati nell’arco di pochi giorni dall’inizio della loro applicazione. In media i benefici iniziano a essere evidenti dopo due settimane circa, determinando una attenuazione tanto dello stato irritativo quanto degli altri sintomi della dermatite seborroica.